Quest'anno, al mio paese, è stata organizzata una gita in trentino per vedere uno di quei mercatini di Natale di cui si sente spesso parlare. Purtroppo nei giorni scorsi il tempo ci ha preoccupato, sia per il freddo intenso, sia per la prevista, e poi arrivata, nevicata. Questa mattina alzandomi ho voluto scattare la prima foto dal mio poggiolo verso il paese, e poi siamo andati, mia moglie ed io, alla partenza del pullman.
L'autista, un po' preoccupato per la neve e, di conseguenza, per il traffico, ci ha consigliato di fare la "Gardesana" e di andare ad "ARCO" un Comune di Trento. e così abbiamo fatto. Se prima di partire, ma anche dopo partito, mi dicevo che sarebbe stato meglio rimanere in letto al calduccio, quando siamo arrivati mi sono ricreduto, perché non mi aspettavo di trovare un posto così bello! La neve, che continuava a cadere, aveva contribuito moltissimo a creare un panorama veramente suggestivo. Il mercatino era bellissimo, ma ancora di più mi hanno sorpreso le strade dei presepi!
Intendiamoci, non voglio togliere nulla alla bellezza del mercatino:- BELLISSIMO. Poi credo che di sera con le luci dovrebbe essere ancora più bello! Però i presepi mi hanno sorpreso, perché non me li aspettavo. Credo ci sia una specie di gara del paese, perché avevano un numero, vicino. Purtroppo non posso pubblicarne molti, per ragione di spazio e sceglierne qualcuno è stato arduo, anche perché ho scattato veramente molte foto.
Non riesco a posizionare come vorrei le foto, comunque vale sempre la regola che per vederle meglio bisogna ingrandirle 'cliccandoci' sopra.
Auguro a tutte/i amici 'bloggers' un "Buon Natale". Mancano, è vero, diversi giorni, ma non sono sicuro di pubblicare qualcos'altro prima. Ciaoooooo. Gaetano.
venerdì 14 dicembre 2012
lunedì 10 dicembre 2012
"NA RECIA DE UA" Per fare il RECIOTO (3)
Ed eccoci arrivati alla terza fase. Dopo la vendemmia e l'appassimento dell'uva, passiamo alla pigiatura.
Importantissima anche questa operazione, come del resto tutte le altre. Se si vuole ottenere un buon risultato, ogni cosa va fatta nel miglior modo possibile. Dalle foto si può capire quanto l'uva si sia appassita. Però per essere sicuro che abbia raggiunto il grado zuccherino necessario, faccio un'altra prova col mostimetro. (la sua funzione l'ho già spiegata la volta scorsa).
Vediamo che ha raggiunto e superato, seppur di poco, il grado che si ritiene necessario per ottenere un buon Recioto. Ora l'uva ha perso moltissima acqua ed ha conservato le sostanze nobili, di cui il grado zuccherino è la più evidente e facilmente misurabile. Da esso si può calcolare approssimativamente quanto grado acoolico avrà il vino.
In questo caso è possibile che il Recioto avrà una gradazione alcoolica di circa 14° e due-tre gradi zuccherini rimasti.
Ed ora passiamo alla PIGIATURA!
Alcuni dati:- ho acquistato tre ql. d'uva; l'ho messa ad appassire nelle cassettine per quasi tre mesi; si è conservata benissimo grazie all'ambiente fresco, aereato ed asciutto; dalla pigiatura ho ottenuto circa 130 Kg di "prodotto" (uva macinata e, naturalmente, il suo mosto); forse dopo la fermentazione, otterrò 80 litri di Recioto. Un risultato, per me, molto soddisfacente! Una curiosità:- se ho acquistato tre ql. d'uva e sono rimasti solo 130 Kg, significa che ben CENTOSETTANTA kg di acqua sono evaporati in questi tre mesi!!!
Saluto tutti e ... arrivederci alla prossima edizione! Ciaoooooooooooo. Gaetano
Importantissima anche questa operazione, come del resto tutte le altre. Se si vuole ottenere un buon risultato, ogni cosa va fatta nel miglior modo possibile. Dalle foto si può capire quanto l'uva si sia appassita. Però per essere sicuro che abbia raggiunto il grado zuccherino necessario, faccio un'altra prova col mostimetro. (la sua funzione l'ho già spiegata la volta scorsa).
Vediamo che ha raggiunto e superato, seppur di poco, il grado che si ritiene necessario per ottenere un buon Recioto. Ora l'uva ha perso moltissima acqua ed ha conservato le sostanze nobili, di cui il grado zuccherino è la più evidente e facilmente misurabile. Da esso si può calcolare approssimativamente quanto grado acoolico avrà il vino.
In questo caso è possibile che il Recioto avrà una gradazione alcoolica di circa 14° e due-tre gradi zuccherini rimasti.
Ed ora passiamo alla PIGIATURA!
Alcuni dati:- ho acquistato tre ql. d'uva; l'ho messa ad appassire nelle cassettine per quasi tre mesi; si è conservata benissimo grazie all'ambiente fresco, aereato ed asciutto; dalla pigiatura ho ottenuto circa 130 Kg di "prodotto" (uva macinata e, naturalmente, il suo mosto); forse dopo la fermentazione, otterrò 80 litri di Recioto. Un risultato, per me, molto soddisfacente! Una curiosità:- se ho acquistato tre ql. d'uva e sono rimasti solo 130 Kg, significa che ben CENTOSETTANTA kg di acqua sono evaporati in questi tre mesi!!!
Saluto tutti e ... arrivederci alla prossima edizione! Ciaoooooooooooo. Gaetano
domenica 18 novembre 2012
Che buono il nostro olio d'oliva!
Cari amici, aspettando che l'uva raggiunga il momento per essere pigiata, posto qualche immagine sulla produzione dell'olio nella nostra Valpantena (Verona). Come mi sembra di aver già detto, parlando dell'uva, a mia moglie e a mia cugina piace molto "spigolare". In questo periodo hanno spigolato un bel po' di oliva, messa da parte in piccole cassettine affinché si conservi e si asciughi bene, per poi, raggiunto un peso sufficiente (250 Kg.) essere portata al frantoio.
Senza aver la pretesa di sostituirmi a "Linea Verde" pubblico qualche foto scattata ieri durante la macina.
La cassa delle olive viene portata e versata su una griglia.
Da questa griglia viene raccolta e viene pulita da impurità e lavata accuratamente.
...dopo essere stata lavata, passa sotto le macine e viene ridotta in poltiglia. Queta "poltiglia" viene spalmata dalla macchina su tanti dischi sovrapposti uno per uno (non so di preciso di cosa sono fatti).
Ora tutte le olive sono state spalmate su questi anelli
e sono pronte per essere pressate ben bene.
La pressione a cui vengono sottoposte è molto alta, e, naturalmente, "a freddo".
Poi per separare l'olio dall'acqua contenuta nelle olive, il composto della spremitura passa da una semplice centrifuga. L'olio, essendo più leggero dell'acqua va nella parte alta di questa ed esce dal tubo, come si può vedere, mentre l'acqua viene eliminata in basso. L'olio è "grezzo" cioè non filtrato, ma a noi piace così.
Spero anche questa volta, di non essere stato noioso. Ciao a tutti. gaetano
Senza aver la pretesa di sostituirmi a "Linea Verde" pubblico qualche foto scattata ieri durante la macina.
La cassa delle olive viene portata e versata su una griglia.
Da questa griglia viene raccolta e viene pulita da impurità e lavata accuratamente.
...dopo essere stata lavata, passa sotto le macine e viene ridotta in poltiglia. Queta "poltiglia" viene spalmata dalla macchina su tanti dischi sovrapposti uno per uno (non so di preciso di cosa sono fatti).
Ora tutte le olive sono state spalmate su questi anelli
e sono pronte per essere pressate ben bene.
La pressione a cui vengono sottoposte è molto alta, e, naturalmente, "a freddo".
Poi per separare l'olio dall'acqua contenuta nelle olive, il composto della spremitura passa da una semplice centrifuga. L'olio, essendo più leggero dell'acqua va nella parte alta di questa ed esce dal tubo, come si può vedere, mentre l'acqua viene eliminata in basso. L'olio è "grezzo" cioè non filtrato, ma a noi piace così.
Spero anche questa volta, di non essere stato noioso. Ciao a tutti. gaetano
sabato 20 ottobre 2012
"NA RECIA DE UA" Per fare il "RECIOTO"
Dopo una lunga parentesi, ho pensato di postare qualcosa riguardo a un prodotto particolarmente pregiato:- il Recioto!
Credo che tutti sappiano di cosa si tratti. Comunque due parole le voglio dire; forse a qualcuno farà piacere.
Il nome deriva dalla forma dialettale "Recia" (Orecchio) che si riferisce a una parte, la migliore, del grappolo d'uva. Infatti per fare il "Recioto" prima della vendemmia, si passa dalla vigna e si scelgono i grappoli migliori e più adatti ad essere messi ad appassire, quindi con acini diradati per permettere all'aria di 'circolare'. Servono in proporzioni adeguate uve:- Corvina; Rondinella; e una piccola parte di Molinara. Vengono messi in cassettine e posti in luogo asciutto, fresco e ventilato.
L'appassimento dura circa tre mesi e dopo questo periodo la resa in vino si riduce di molto (si ricava circa la quarta parte) però si guadagna molto in grado zuccherino (da 17% alla vendemmia si può arrivare ad oltre il 26%) ma anche in tutto il resto ...
Fra Dicembre e Gennaio si procede alla pigiatura e vinificatura. Mi fermo qui per non diventare noioso.
Da molti anni ho questo hobby, però non possiedo campi o vigne, ma per fortuna trovo chi è disposto a vendermi una piccola parte della sua uva. Cosa non facile, perché l'uva di qualità è molto richiesta, inoltre i produttori sono quasi tutti 'vincolati' con le Cantine Sociali.
Con mia moglie e mia cugina, andiamo tutti gli anni a sceglierci l'uva adatta, poi io mi 'diletto' per ottenere il massimo. Documentandomi, ma anche con l'esperienza, sono riuscito ad ottenere un prodotto che senza pretendere di competere con i famosi Recioti, mi dà molta soddisfazione.
Pubblico qualche foto dell'uva a "metà percorso". Infatti sono circa 45 giorni che è stata vendemmiata, ne dovranno passare altrettanti ...
Spero di non essere stato troppo noioso, ma nel caso ... nessuno è obbligato a leggere tutto ah ah.
Ciaooooooo. Gaetano.
Credo che tutti sappiano di cosa si tratti. Comunque due parole le voglio dire; forse a qualcuno farà piacere.
Il nome deriva dalla forma dialettale "Recia" (Orecchio) che si riferisce a una parte, la migliore, del grappolo d'uva. Infatti per fare il "Recioto" prima della vendemmia, si passa dalla vigna e si scelgono i grappoli migliori e più adatti ad essere messi ad appassire, quindi con acini diradati per permettere all'aria di 'circolare'. Servono in proporzioni adeguate uve:- Corvina; Rondinella; e una piccola parte di Molinara. Vengono messi in cassettine e posti in luogo asciutto, fresco e ventilato.
L'appassimento dura circa tre mesi e dopo questo periodo la resa in vino si riduce di molto (si ricava circa la quarta parte) però si guadagna molto in grado zuccherino (da 17% alla vendemmia si può arrivare ad oltre il 26%) ma anche in tutto il resto ...
Fra Dicembre e Gennaio si procede alla pigiatura e vinificatura. Mi fermo qui per non diventare noioso.
Da molti anni ho questo hobby, però non possiedo campi o vigne, ma per fortuna trovo chi è disposto a vendermi una piccola parte della sua uva. Cosa non facile, perché l'uva di qualità è molto richiesta, inoltre i produttori sono quasi tutti 'vincolati' con le Cantine Sociali.
Con mia moglie e mia cugina, andiamo tutti gli anni a sceglierci l'uva adatta, poi io mi 'diletto' per ottenere il massimo. Documentandomi, ma anche con l'esperienza, sono riuscito ad ottenere un prodotto che senza pretendere di competere con i famosi Recioti, mi dà molta soddisfazione.
Pubblico qualche foto dell'uva a "metà percorso". Infatti sono circa 45 giorni che è stata vendemmiata, ne dovranno passare altrettanti ...
Spero di non essere stato troppo noioso, ma nel caso ... nessuno è obbligato a leggere tutto ah ah.
Ciaooooooo. Gaetano.
martedì 28 agosto 2012
Malghe della Lessinia
In questo particolare credo si possa distinguere la scritta fatta veramente bene sull'abbeveratoio in pietra sagomata semicircolare "TINAZZI LEOPOLDO 1860".
Nella foto successiva si vede un'altra casa in cui i lavori sono quasi al termine. Lavori indubbiamente molto ben fatti. Io che passo, però, avverto una sensazione ben diversa ...
lunedì 13 agosto 2012
Madonna del "CAREGA"
In questo periodo, per mia fortuna e finché le ginocchia mi 'reggono', faccio qualche escursione tra la mia montagna preferita "Il Carega". La Madonnina della foto si trova in una delle sue cime. E' stata posta da un fotografo di Verona grande appassionato di montagna, con un gruppo di suoi amici nel 1950. La sua espressione è molto bella e a me sembra quella di una madre preoccupata per i suoi figli ...
Sul posto si trovano moltissime Stelle Alpine. Infatti ultimamente, forse per una migliore educazione, ma soprattutto per paura di salatissime multe, non vengono più raccolte come una volta. Pubblico una curiosità che le riguarda:-
La cosa buffa di questa pianta della famiglia delle
Composite (Asteracee) è il fatto che quello che normalmente viene considerato
"il fiore", in realtà è solo una rosetta di foglioline (bratte
foliari) rese bianche dalla fitta selva di peli che le ricopre, sembrano petali
di un fiore perché sono molto più chari delle altre foglie che si trovano alla
base e sul fusto e perché sono disposte a raggio attorno ad alcuni capolini
tondeggianti (il vero "fiore" della stella alpina) sulla sommità
dello scapo fiorito.
Auguro a tutti un "Buon Ferragosto" e, naturalmente, anche un buon ritorno (tra non molto) alla 'vita di tutti i giorni' che non sia monotona, ma sempre interessante e bella.
Ciaoooo. Gaetano
venerdì 27 luglio 2012
IMMIGRATI (quando eravamo noi)
Cortesemente invitato dalla mia cara 'sorellina' Bruna, pubblico qualcuna delle foto fatte questa mattina in Lessinia.
Nel mio percorso, fatto in rampichino, sono passato davanti a un'antica "Giassara" che, come si può capire dal nome, serviva per contenere il ghiaccio e conservarlo fino all'estate. Questa che si vede è stata conservata e valorizzata dalla descrizione dettagliata, con figure e foto, di come veniva eseguito questo lavoro che era una rilevante fonte di reddito per i 'montanari' di allora (fino agli anni trenta). Se avete un po' di pazienza potete leggere tutto il procedimento (credo che la foto sia leggibile). In breve dirò che accanto a queste "giassare" c'era un avallamento che raccoglieva l'acqua piovana. Quando in inverno si ghiacciava ben-bene si segava il ghiaccio in lastroni, e si calavano all'interno isolandoli con paglia. Poi se l'inverno era abbastanza rigido e se c'era abbastanza acqua, si faceva un secondo taglio. Nei migliori inverni, si fa per dire, si poteva eseguire addirittura il terzo taglio. Così mi era stato detto tanti anni fa daa un anziano del posto. Poi, all'estate, il ghiaccio veniva estratto e portato dai carrettieri, in pianura per essere venduto.
Ho abbinato queste due testimonianze che rivelano la povertà, ma anche la gran voglia di lavorare dei nostri nonni (e bisnonni). Ciao a tutti. Gaetano.
Nel mio percorso, fatto in rampichino, sono passato davanti a un'antica "Giassara" che, come si può capire dal nome, serviva per contenere il ghiaccio e conservarlo fino all'estate. Questa che si vede è stata conservata e valorizzata dalla descrizione dettagliata, con figure e foto, di come veniva eseguito questo lavoro che era una rilevante fonte di reddito per i 'montanari' di allora (fino agli anni trenta). Se avete un po' di pazienza potete leggere tutto il procedimento (credo che la foto sia leggibile). In breve dirò che accanto a queste "giassare" c'era un avallamento che raccoglieva l'acqua piovana. Quando in inverno si ghiacciava ben-bene si segava il ghiaccio in lastroni, e si calavano all'interno isolandoli con paglia. Poi se l'inverno era abbastanza rigido e se c'era abbastanza acqua, si faceva un secondo taglio. Nei migliori inverni, si fa per dire, si poteva eseguire addirittura il terzo taglio. Così mi era stato detto tanti anni fa daa un anziano del posto. Poi, all'estate, il ghiaccio veniva estratto e portato dai carrettieri, in pianura per essere venduto.
Un'altra tappa del mio 'giretto' in rampichino l'ho fatta davanti a
questo capitello, che mi ha appunto ispirato il titolo per questo
'post'!
Ho abbinato queste due testimonianze che rivelano la povertà, ma anche la gran voglia di lavorare dei nostri nonni (e bisnonni). Ciao a tutti. Gaetano.
martedì 26 giugno 2012
Prima passeggiata in Lessinia
Anche per quest'anno ho la fortuna di trovarmi, per il periodo estivo, in 'montagna' (non si tratta veramente di Montagna con la M maiuscola, ma comunque sono in un bel paesello a due passi dalla Lessinia).
Questa mattina siamo stati, mia moglie ed io, a camminare fino a "Podestaria", una malga che in passato serviva, come dice il nome, al "Podestà" come sede per discutere di tutto ciò che riguardava il territorio.
Da poco è iniziato l'alpeggio (cioè il pascolo delle mucche dopo la pausa invernale) e abbiamo pure visto diverse marmotte, ma per la loro timidezza questa volta non sono riuscito a fotografarle (mi sarebbe servita la macchina fotografica di mio figlio che ha un buon teleobbiettivo). Comunque ci siamo divertiti lo stesso e qualche discreta foto l'ho pure fatta. Spero che mi si presenti l'occasione per farne delle altre, e magari meglio ah ah!
Un saluto a tutti-e particolarmente a Magda ovviamente!
Ciaoooo. Gaetano
Questa mattina siamo stati, mia moglie ed io, a camminare fino a "Podestaria", una malga che in passato serviva, come dice il nome, al "Podestà" come sede per discutere di tutto ciò che riguardava il territorio.
Da poco è iniziato l'alpeggio (cioè il pascolo delle mucche dopo la pausa invernale) e abbiamo pure visto diverse marmotte, ma per la loro timidezza questa volta non sono riuscito a fotografarle (mi sarebbe servita la macchina fotografica di mio figlio che ha un buon teleobbiettivo). Comunque ci siamo divertiti lo stesso e qualche discreta foto l'ho pure fatta. Spero che mi si presenti l'occasione per farne delle altre, e magari meglio ah ah!
Un saluto a tutti-e particolarmente a Magda ovviamente!
Ciaoooo. Gaetano
domenica 10 giugno 2012
Trentesima STRAVERONA
Anche quest'anno, per la trentesima volta, si è svolta la marcia non competitiva denominata appunto "Straverona". Il pensiero, ma non solo quello, è stato per i terremotati. In qualche altra edizione, anni fa ... ho partecipato anch'io, ma questa volta mi sono goduto la partenza come spettatore e ho pensato di pubblicare qualche foto che ho fatto. Il VIA è stato dato da un colpo di cannone veneziano caricato a salve. Si è voluto ricordare le "Pasque Veronesi" contro l'esercito napoleonico e c'erano militari con costumi dell'epoca.
I partecipanti erano 18.000 con tre percorsi (5-13-21 KM).
Inutile dire che è stato molto bello!!!
I partecipanti erano 18.000 con tre percorsi (5-13-21 KM).
Inutile dire che è stato molto bello!!!
giovedì 7 giugno 2012
Si stà fermando, finalmente?
Chissà? Noi tutti ci auguriamo che la terra si fermi anche se sembra il contrario. Danni e morti ne ha fatti abbastanza e, persino qui in provincia di Verona, dove il terremoto è stato avvertito in forma lieve, c'è qualcuno che ha sempre un po' di paura addosso.
Pubblico qualche foto della "Chiusa del Mese Di Maggio" del mio paese, con processione a una chiesetta posta sulla strada all'inizio della Valpantena. Naturalmente quest'anno si è pregato per i terremotati.
Oltre alla preghiera rinnovo il mio augurio a chi ha subito danni. Sono certo che l'Emilia si risolleverà e che i suoi abitanti non saranno dimenticati.
Ciao a tutti, in particolare a Magda. Gaetano.
Purtroppo l'ordine delle foto si è "scombussolato". Pazienza.
La "Madonna dell'Altarol" è molto conosciuta in provincia (è pure patrona dei ciclisti)
Pubblico qualche foto della "Chiusa del Mese Di Maggio" del mio paese, con processione a una chiesetta posta sulla strada all'inizio della Valpantena. Naturalmente quest'anno si è pregato per i terremotati.
Oltre alla preghiera rinnovo il mio augurio a chi ha subito danni. Sono certo che l'Emilia si risolleverà e che i suoi abitanti non saranno dimenticati.
Ciao a tutti, in particolare a Magda. Gaetano.
Purtroppo l'ordine delle foto si è "scombussolato". Pazienza.
La "Madonna dell'Altarol" è molto conosciuta in provincia (è pure patrona dei ciclisti)
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